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VIAGGIO DELLA PIROCORVETTA “GOVERNOLO” (1872 -1873)

Introduzione generale
Esploratori italiani nel nuovo mondo
Giacomo Bove
Vita
Il paese Maranzana
Le spedizioni
Il 1° viaggio sulla Governolo
La spedizione al
Polo Nord
L'ideata spedizione antartica "Negri-Bove"
La 1° spedizione in
Sud-America
La 2° spedizione in
Sud-America
La spedizione in Africa

Dopo secoli di totale isolamento  del  Giappone poco si sapeva  delle sue vicende interne ma dalle guerre intestine che stava affrontando in quel periodo, si capiva il desiderio di  rinnovamento e di aperture commerciali. Le potenze occidentali, sempre desiderose di nuove conquiste, guardavano con particolare interesse questa terra. Anche l’Italia, da poco diventata entità nazionale, aveva  aperto un trattato commerciale con il paese del sol levante impostato soprattutto sul trasporto  di bachicoltori. Era infatti scoppiata in Europa  la “pedrina”,  malattia che causava la morte dei bachi con conseguente crisi dell’industria serica dell’Italia del Nord.
Era il 1872. GIACOMO BOVE aveva superato brillantemente gli esami all’Accademia Navale e trascorso un periodo di vacanza a Maranzana quando gli fu proposto di imbarcarsi sulla pirocorvetta GOVERNOLO per una missione  scientifica in oriente. Gli esperti dovevano studiare le coste dell’isola di BORNEO rilevandone gli aspetti morfologici, idrografici  ed etnografici.
Giacomo Bove aveva l’incarico di  cartografo  della spedizione.
Ritornarono  nel novembre del 1873.  Vennero fatte ricerche ed esplorazioni  in MALESIA,  BORNEO,  FILIPPINE,  CINA  e  GIAPPONE.

Questo viaggio è  ampiamente documentato  nel libro: UN  VIAGGIATORE ITALIANO IN GIAPPONE - di Paolo Puddinu,  professore  dell’università  di Sassari il quale, per fortunate circostanze, rinvenne  il  “ GIORNALE  PARTICOLARE  “ scritto  da BOVE  nel viaggio  e lo pubblicò  con  l’alto patrocinio  dell’Università di  Sassari  e della Monte Bussan di TOKJO.

Foto di Giacomo Bove in Giappone

Libro "Un viaggiatore italiano in Giappone"

 

 
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